1 febbraio 2003 il direttore del volo LeRoy Cain pronuncia le parole: "Lock the doors.", "Chiudete a chiave le porte.". L'annuncio risuonò nella sala del Controllo Missione dello Shuttle Columbia impegnato nella missione STS-107, lo Shuttle era perduto ed il disastro era inevitabile. La missione realmente sostenuta è la STS-113 in quanto la partenza iniziale e rinviata più volte era fissata per l'11 gennaio del 2001.
Lo Shuttle era partito per condurre diverse missioni in orbita tra le quali MIST (Water Mist Fire Suppression Experiment), esperimento SOFBALL sui carburanti, l'esperimento MEIDEX per le piccole particelle atmosferiche, ed altri esperimenti di fisica, biologia e fisiologia. Al rientro in orbita la navicella perse il contatto con il Controllo Missione e otto minuti circa dopo si assistette impotenti alla navicella che si disintegrava in mille pezzi rientrando nell'atmosfera e lasciando dietro di se solo volti sconvolti del controllo missione e una scia di detriti su tutto il Texas. Di particolare importanza è stato l'incontro con la ISS (International Space Station), durante il quale il Columbia è stato infatti ripreso dalla stazione internazionale.
Ufficialmente la commissione d'inchiesta, che si era formata subito dopo l'incidente, consegnò il suo rapporto conclusivo il 29 agosto dello stesso anno. Nel rapporto si sottolinea che la causa primaria era da attribuire ad una breccia nel bordo anteriore dell'ala sinistra. La breccia sembra essere creata dal distacco di un pannello isolante del serbatoio, che colpì l'Orbiter sull'ala sinistra vicino ai pannelli RCC, dai quali si suppone sia partita la perdita dell'integrità strutturale dello shuttle durante il rientro. Il rapporto della commissione è di circa 400 pagine scaricabile ufficialmente dal sito della NASA http://www.nasa.gov/pdf/298870main_SP-2008-565.pdf.
Sulla distruzione del Columbia rimangono molte ombre. Durante i vari esperimenti soprattutto le riprese delle particelle atmosferiche furono osservati fenomeni strani nell'atmosfera come scariche elettriche particolarmente durature che si spostavano nell'atmosfera. Sono stati inoltre osservati eventi correlati alla sabbia e microparticelle nell'atmosfera i cosiddetti "elfi" o "folletti". Inoltre dai dati recuperati dallo shuttle è fuoriuscita la foto di un triangolo nero che non può essere associato ad alcun oggetto volante conosciuto. Il triangolo vista la distanza sembra di dimensioni enormi.
Ultima ma importante ombra risiede nel filmato del rientro in atmosfera del Columbia, in questo caso sono state segnalati oltre al plasma che si forma normalmente anche flash molto strani e una ripresa anche esterna mostra prima 18 flash prima che il Columbia andasse in pezzi.
Sconvolgente il filmato che mostra le parti rimanenti dello shuttle in orbita con due ufo che girano intorno. Non entro nell'analisi che ha creato una grande diatriba sul vero o falso, ma faccio notare come l'intero filmato sembra il classico ripreso dalla ISS e se dovesse essere reale cambierebbe completamente la visione dell'incidente.
Non sarebbe la prima volta.
Onore ai caduti del Columbia ma caro lettore sul loro insegnamento...
open your mind.
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